Giovanni MONTI
Pilota idrovolanti.
Giovanni MONTI, nasce a Fratta Polesine il 16 Gennaio 1900, discendente di una famiglia facoltosa protagonista di Moti Carbonari. Appassionato sportivo, si distinse come atleta in varie discipline, fra cui il calcio. All'età di 18 anni consegue il brevetto di pilota aviatore ed in breve tempo raggiunge il grado di CAPITANO PILOTA D'ALTA VELOCITÀ.
Si conquistò la medaglia d'argento al valore aeronautico, la medaglia di bronzo al valore militare e la croce al merito di guerra. Perì in un incidente di volo a Desenzano sul Garda il 2 Agosto 1931.
Umberto MADDALENA
Pilota idrovolanti.
Umberto MADDALENA (vedi foto), nasce a Bottrighe il 14 Dicembre 1894, trascorre gli anni della sua giovinezza a Pettorazza dove il padre, medico, esercitava la condotta.
Diplomatosi Capitano di Lungo Corso presso l'Istituto Nautico Paolo Sarpi di Venezia, dopo un periodo di navigazione come semplice mozzo nella Marina Mercantile, al ritorno in Patria frequenta l'Accademia Navale di Livorno, ottenendo la nomina di Guardiamarina di Complemento
e come pilota di idrovolante partecipa a importanti operazioni di guerra nel corso della prima guerra mondiale. La sua passione aeronautica viene messa in evidenza dalla partecipazione a tutte le maggiori imprese aeronautiche italiane. Nel 1925 con un M.24 partecipa alla Crociera dei Mari del Nord, che comportava anche un doppio sorvolo delle Alpi, impresa mai tentata in precedenza da un idrovolante bimotore da combattimento e prevedeva anche un atterraggio sul ghiacciaio dello Spluga.
Nell’ottobre del 1927 a bordo di un idrovolante da ricognizione S. 62 compie un raid di 12.000 km fino in Russia; è in volo con altri 61 idrovolanti quando arriva la notizia del naufragio del dirigibile Italia. È proprio Maddalena a guidare la spedizione di salvataggio dei naufraghi a bordo di un S. 55 con a fianco l’allora capitano Stefano Cagna.
Vincendo moltissime difficoltà il 20 Giugno 1928, riuscì a rintracciare "La Tenda Rossa" e a portare i primi soccorsi ai disperati naufraghi precipitati sulla banchisa polare dal dirigibile "ITALIA" comandato dal generale Nobile. Nel 1930 l'aviatore polesano conquista per l'Italia il primato mondiale di durata e di distanza in circuito chiuso con 67 ore ininterrotte di volo, coprendo la distanza di 8.188 KM. Nel 1931 ai comandi del S 55 I-MADD partecipa alla prima Crociera Aerea Transatlantica Orbetello-Rio de Janeiro. Trova la morte a Marina di Pisa il 19 marzo 1931 durante il trasferimento di un apparecchio destinato al record di distanza in linea retta. È stato decorato di una medaglia d’oro al valore aeronautico, di tre medaglie d’argento al valor militare e di due medaglie d’argento al valore aeronautico, le sue spoglie non furono mai ritrovate.
Sebastiano BEDENDO
Sebastiano BEDENDO, nato a Rovigo il 18 Luglio 1895, muore a Spinore (Monferrato), il 24 Agosto 1935 al decollo del Circuito Aereo d'Italia. Tre medaglie d'oro al valore atletico, medaglia d'argento al valor militare, medaglia di bronzo al valor militare, croce di guerra, medaglia d'argento militare aeronautica di lunga navigazione aerea. Maggiore del Genio Aeronautico, Pilota ingegnere. Farman - Caudron G3 , Hanriot, Nieuport, SVA, biplano Gabardini, alcuni dei tipi di apparecchio sui quali era abilitato "ad effettuare voli" con la PATENTE DI PILOTA DI VELIVOLO (da un documento del 1923)
TRATTO DA :
http://www.aeronautica.difesa.it